I cinque fratelli cinesi - terza parte - 2

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Domanda 1

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folla si levò in un boato di rabbia. «Che si affogato, allora!» chiese a gran voce e giudice non osò opporsi. «E sia! Tra due giorni verrà affogato in mare!» concordò, mentre Song veniva preso guardie e portato in carcere.

Il giorno stabilito egli fu portato spiaggia, accompagnato solita processione di gente. «Signor giudice, chiedo permesso di recarmi a salutare mia madre» disse e giudice glielo concesse. «È giusto, va' pure e non tardare!»

Song andò a casa e mandò suo posto Sing, fratello, quello che riusciva ad allungare gambe infinito. Anche questa volta nessuno si accorse scambio e il ragazzo fu fatto salire su barca e portato in alto mare. Qui fu gettato in acqua con mani legate. Sing non si scompose. Allungò gambe, le allungò, le allungò fino a toccare fondo mare e rimase così, sorridente, con testa che galleggiava flutti. A quella vista tutti si infuriarono e reclamarono che fosse bruciato vivo. «Così vedremo se sarà capace di combinare qualche altra diavoleria!»

Il giudice non potè che acconsentire e fu deciso che sentenza sarebbe stata eseguita dopo due giorni.

Arrivato giorno convenuto, Sing fu portato davanti ad pira piena di legna da ardere. Era così secca che avrebbe arso in unica, spaventosa, fiammata.

«Puoi esprimere ultimo desiderio, ragazzo» gli disse il giudice e Sing, così come avevano fatto prima di lui suoi fratelli, chiese il permesso di rivedere ultima volta sua madre.

«E sia!» concesse giudice, permettendolgi di allontanarsi. Anche questa volta povera casetta in riva mare avvenne scambio e posto di Sing tornò quarto fratello, Seng, che aveva potere di non essere bruciato.

Seng fu fatto salire rogo e in batter d'occhio venne appiccato fuoco. Ma quale meraviglia fu per tutti fatto che invece grida di dolore, fiamme si udì voce argentica che diceva «Oh, sì che bel calduccio, com'è piacevole!»

«Ancora legna, portate ancora legna!» gridò allora folla inferocita, ma a nulla servì che fuoco divampasse più forte, perchè anzi, ragazzo si mise a canticchiare, tutto beato. Ancora volta dono della nonna lo aveva salvato.